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Lotto 34 - Un importante gruppo di marmi ed epigrafi dalla via Latina

Un importante gruppo di marmi ed epigrafi dalla via Latina

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Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Un importante gruppo di marmi ed epigrafi dalla via Latina; ; Altare votivo di età imperiale con Asclepio, Igea e Telesforo
I-II secolo d.C.
alt. m 1,18; diam. cm 55,5

Grande monumento votivo in marmo bianco caratterizzato da largo fusto cilindrico e semplice modanatura su entrambe le estremità. La triade divina, rappresentata in rilievo, è composta dal dio Asclepio, da Igea e da Telesforo. Il dio è stante, avvolto nel mantello e appoggiato con l’incavo del braccio destro al bastone intorno al quale si attorciglia il serpente sacro; accanto al piede sinistro compare l’omphalos di Apollo (sacra pietra scolpita e situata a Delfi nel tempio dedicato alla divinità). Alla sua destra, la figlia Igea è rappresentata con i capelli raccolti in un krobylos dietro la nuca, ed indossa chitone e mantello il cui lembo ricade verso l’esterno in abbondanti pieghe. Sul braccio destro corre il serpente sacro guidato dalla mano della dea verso la patera che tiene nella mano sinistra. Completa la rappresentazione la figura di Telesforo, raffigurato stante con i piedi nudi accostati e completamente avvolto in un pesante mantello di lana munito di cappuccio, la paenula cuccullata, indumento caratterizzante l’iconografia di questa divinità giovanile, la cui attività riguarda la funzione di assistenza nelle attività medicali esercitate da Asclepio. Anche Telesforo, come Igea, è tradizionalmente riconosciuto come figlio del dio.
Per quanto riguarda lo stile, la figura di Asclepio rivela uno schema semplificato, riconducibile nei tratti essenziali al tipo statuario dell’Asclepio “Giustini”, risalente ad un originale attico degli inizi del IV secolo a.C.; la gestualità e gli attributi della figlia Igea richiamano il tipo statuario Broadlands-Conservatori, avvalorato da repliche riconducibili ad un originale di IV-III secolo a.C.;
l’iconografia e lo stile del Telesforo, infine, si possono rivedere in una statua marmorea di epoca adrianea conservata a Monaco di Baviera. L’associazione della coppia divina Asclepio ed Igea con Telesforo è invece tarda. Della triade salutare, oltre alle numerose testimonianze epigrafiche e letterarie della metà del II secolo d.C., si riscontra una discreta diffusione di rilievi votivi in Tracia e in Asia Minore. Proprio sulla base dell’analisi stilistica delle tre figure, è possibile inquadrare cronologicamente l’ara in età antonina durante il primo decennio della seconda metà del II secolo d.C. Inoltre, è possibile che l’altare votivo rappresentasse una dedica privata realizzata all’indomani della terribile epidemia di peste scoppiata tra il 165 e il 166 d.C., e nota dalle fonti come “peste Antonina”.



PUBBLICATO IN:
A. Ambrogi – D. Bonanome, Addenda al catalogo delle sculture dell’Abbazia di Grottaferrata: tra scoperte e “riscoperte”, in ‘Lazio e Sabina’ ,9 (Atti del convegno di studi, Roma 27-29 marzo 2012), pp. 246-250.

RIFERIMENTI:
C. Gasparri, Le sculture Farnese: storia e documenti, Napoli 2007, pp. 118-121; I. Leventi, Hygieia in classical Greek art, Atene 2003, pp. 103-106; M. Fuchs – C.H. Beck, Glyptothek München, Katalog der Skulpturen, Vol. VI, München 1992, pp. 173-179.

Cippo funerario di P. Turpilius e P. Petrucunda
I secolo d.C.
alt. m 1,06

Cippo in travertino, caratterizzato da estremità superiore curvilinea, con iscrizione funeraria:

P. Turpi[l]ius / P. Petrucunda / in fr. p. XII / in agr. p. XVI



PUBBLICATO IN:
Corpus Iscriptionum Latinarum, vol. VI, Berlino 1893, n. 38995; M.G. Granino Cecere, Epigrafia, in ‘Actes du Colloqui int. En mémorie di Attilio Degrassi’, (27-28 maggio, Roma 1991), p. 354, n. 95.

Cippo funerario di M. Papirius M.l. Priamus
I secolo d.C.
alt. cm 43

Cippo in travertino, caratterizzato da estremità superiore curvilinea, con iscrizione funeraria:

M. Papiri M.l. / Priami / in f. p. XXIV / in ag. p. XII

Lastra funeraria di Heraclius
I secolo d.C.
alt. cm 58; largh. cm 55

Lastra marmorea con iscrizione funeraria:

Heraclius se / fecit

Parte di ara marmorea
I-II secolo d.C.
alt. cm 20; largh. cm 45

Frammento superiore di ara marmorea con pulvino destro.

Frammento scultoreo
I-II secolo d.C.
alt. cm 35; largh. cm 25

Frammento di scultura o altorilievo con parte di tronco e lato posteriore liscio.

Colonnina marmorea con sommoscapo
I-II secolo d.C.
alt. cm 81; diam. cm 25.
PROVENIENZA:
Collezione privata italiana, Lazio.

Il lotto è stato dichiarato di interesse archeologico particolarmente importante ai sensi del D.L.gs. 42/04 con D.D.R. del 26/2/2013 della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.

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