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Lotto 55 - Asta 46

Scuola fiorentina, ultimo quarto XV secolo
Madonna con Bambino in trono tra due angeli e donatore
Aggiudicazione:
15.000,00 EUR
Numero offerte:
1

Offerte

Stato lotto:
Asta chiusa

Descrizione

Scuola fiorentina, ultimo quarto XV secolo

Madonna con Bambino in trono tra due angeli e donatore
Tempera su tavola, cm 64,5x44,5. Con cornice
Il dipinto è accompagnato da una perizia del prof. Giuliano Briganti

Questa aggraziata tavola centinata esibisce i caratteri più canonici della pittura fiorentina dell’ultimo quarto del Quattrocento. In essa si rinvengono, infatti, gli influssi combinati di Filippo Lippi e dei giovani Botticelli, Francesco Botticini e Leonardo da Vinci. Proprio dalla celebre Madonna Benois (oggi all’Ermitage di San Pietroburgo) di quest’ultimo sembra dipendere quasi letteralmente il gruppo centrale della Vergine in trono col Bambino assiso sulle sue ginocchia, peraltro recuperando un delicato schema plastico non infrequente nella produzione artistica toscana del XV secolo, portato a perfezione e a nuova fortuna dal capolavoro leonardesco. Di tali inarrivabili modelli troviamo qui una traduzione in tono minore, che adotta un registro stilistico semplificato di immediata efficacia devozionale, al quale si intonano perfettamente gli angeli di virginale candore e la figuretta inginocchiata e deferente del donatore. Nel solco della più consolidata tradizione iconografica vanno inquadrati gli attributi delle roselline rosse che la Vergine porge a Gesù Bambino (canonico attributo mariano) e della collana di corallo indossato da quest’ultimo, ricorrente attributo apotropaico che include anche un riferimento alla Passione di Cristo.
Il nostro dipinto si inserisce a pieno titolo nel solco di quella ricca produzione fiorentina, di secondo piano ma di nobile qualità, che si affianca a quella dei grandi maestri con la funzione storicamente cruciale di trasmetterne e diffonderne le invenzioni, rendendole accessibili a una platea di fruitori che si presentava all’epoca in clamorosa espansione. Il suo posto è così accanto alle opere di petit-maîtres anonimi come il Maestro della Natività Johnson, lo Pseudo Pier Francesco Fiorentino o il Maestro di San Miniato.
La tavola presenta uno stato di conservazione complessivamente buono, con modeste abrasioni e lacune che non riguardano le parti principali della composizione.



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